bubbleweb20.gifDa pochi giorni ho concluso il mio corso di Organizzazione della Comunicazione Interattiva nell’università dove insegno.

Naturalmente, tra gli argomenti affrontati, c’è stato il tema del Web2.0.
Per farla breve, la sintesi della sintesi del mio discorso introduttivo intorno al Web2.0 riprende abbastanza da vicino i principi indicati da Tim O’Reilly in un suo noto articolo, che illustra gli elementi di base che ruotano attorno al tema in oggetto.

Dopo che son tornato a casa, ho trovato una mail, inviatami da una studentessa, dalla quale cito testualmente:

” […] anche in conseguenza del fatto che mi sembra che non molti in Italia (e non solo) abbiano realmente capito che cos’è il Web 2.0., non sarebbe più logico spiegare che il web nasce concettualmente in forma 2.0 e poi viene trasformato altrettanto concettualmente (e “perversamente” io aggiungerei) in una versione 1.0? In sostanza volevo sapere se il mio punto di partenza era corretto o meno!”

Per chi si ricorda il web “degli esordi”, è troppo facile e sbrigativo risponderle di no…

In fondo, non sono proprio i principi “originali” e “originari” del Web quelli che ora prendono forma ed assumono una dimensione organizzata nella “derubricazione” a Web 2.0? Non sono proprio evoluzioni di quegli ideali che son stati ripetuti in tante conferenze ed in tanti convegni, che oggi si ritrovano nei concetti così innovativi che ruotano attorno al Web2.0? Certo, oggi ci sono nuove tecnologie di supporto, ma non è a quelle che mi riferisco…

Qualcuno di noi ancora ricorda Fidonet… non era anch’essa un bell’esempio di Web2.0?

…a volte mi sento vecchio…