pavolini.jpgOggi Antonio Pavolini è stato mio ospite all’Università, per parlare con gli studenti del primo anno della laurea in Scienze della Comunicazione. Argomento all’ordine del giorno, ovviamente, il podcasting. Un intervento che definirei “spumeggiante”, punteggiato dall’entusiasmo che caratterizza il personaggio – vero e proprio pioniere del podcast in Italia – e che ha letteralmente trascinato i partecipanti.
Al di là dei ringraziamenti ad Antonio per il bell’incontro (mi ha fatto venire voglia di darmi al podcasting), il suo intervento è stato per me un’ulteriore conferma di quanto sostengo da tempo. L’università ha bisogno della presenza costante, strutturale e continua di figure che vengano dal mondo del lavoro e delle professioni. E questo serve, beninteso, a tutti: università, aziende, studenti. Serve all’Università, perché si arricchisca dell’esperienza di chi opera quotidianamente sul campo. Serve alle Aziende, che tramite tale rapporto possono raggiungere direttamente i tanti giovani pieni di talento che malgrado le mille difficoltà del sistema della formazione popolano le nostre aule. Serve agli studenti, che grazie alla presenza delle aziende possono lanciare uno sguardo al mondo del lavoro che li attende, capendo come orientarvisi al meglio.

Sembrerebbe ovvio, ma chi conosce l’università sa che non lo è.